Atlas Shrugged, o di una sana incazzatura

 “Giuro sulla mia vita e sull’amore che provo per essa che non vivrò mai per il bene di un altro uomo né chiederò mai ad un altro uomo di vivere per il mio”

John Galt, Atlas Shrugged

Ogni recensione italiana del romanzo “La rivolta di Atlante” di Ayn Rand osserva con 662stupore, come premessa, come sia pressoché sconosciuto in Italia un libro che negli Stati Uniti rappresenta una fra le letture più note e fondamentali. Viene letto in diverse scuole superiori come da noi la Divina Commedia, vanta 7 milioni di copie vendute a inizio millennio cui se ne aggiungono circa 250mila ogni anno ed è -secondo un sondaggio compiuto dalla Library of Congress- il secondo libro più letto in USA dopo la Bibbia (al terzo posto la Guida Galattica per Autostoppisti).

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Una cosa fondamentale sul fertility day che si è persa fra le polemiche

Una cosa controcorrente sul fertilityday. La campagna (agghiacciante) del Ministero della Salute non aveva che fare (solo) con il calo demografico, con i nidi e l’assistenza alla prima infanzia (che mancano siamo d’accordo, citofonare Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), con la sicurezza del lavoro e la tutela della maternità (idem come sopra), con la fecondazione artificiale (imho un diritto). Continua a leggere

Direzioni. Dove va l’editoria, dove va la scolastica.

Un luglio ricco di stimoli, un dibattito che lungi dal diminuire per ferie lascia presagire un lavorìo preparatorio di nuove attività e proposte per la prossima stagione scolastica, almeno per chi voglia cogliere certi segnali con un discreto ottimismo.  Continua a leggere

Le parole per dirlo

Lavorando in uffici stampa e comunicazione, m’è capitato di partecipare attivamente a riunioni di più settori, dove -con o senza eventuali consulenti- si cercava di convincere gli altri della bontà di un progetto, di un aggiornamento, di una nuova attività.

Fa parte del gioco. Continua a leggere